venerdì 26 luglio 2013

Il mio mondo per un: libro

Sessione estiva finita. Mi sembra meritata la libertà, una bella vancaza (in città) tra le mie cose preferite: i libri.
Ogni anno mi faccio una piccola lista sui libri da comprare (o farmi regalare, a Natale o per il compleanno) per poi leggerli durante il periodo delle lezioni (visto che non si fa molto e i buchi tra una lezione e l'altra sono perfetti per sfogliare un libro) o quando non devo studiare (cosa rara e non così scontata).
Saranno anni ormai che questa lista invece di ridursi si allunga sempre di più, tanto che ormai neanche segno i libri desiderati su aNobii (OTTIMO sito per la lista dei propri libri: letti, in archivio o desiderati. Super buono anche per scoprire nuove cose o leggere le recensioni di alcuni libri, magari quelli di cui siete curiosi). 
Credo vivamente che il mio futuro sia sulle pagine di un libro. E di questo ne vado abbastanza fiera.
Amo i libri.
La causa di questa lista che si allunga è, oltre alle nuove uscite che ogni tanto fanno colpo (anche se ultimamente molto di rado) e magari ai classici che non smetti mai di comprare, la collana LIVE della Newton Compton Editori.
Per chi magari non conosce, sono dei libricini (piccoli ma completi) a 0,99 cent.
All'inizio hanno sfornato una dozzina, ammetto che i primi non mi ispiravano molto, ho preso soltanto due (tra cui quello di Jane Austen, non potevo perdermelo!).
Poi dopo qualche mese, hanno tirato fuori altri dodici. E questa volta ho comprato più della metà. Anche se ispiravano un po' tutti, persino quelli a me sconosciuti.
Attualmente ho fatto il mio solito tour delle librerie, per scoprire, con grande felicità, che hanno pubblicato altri "volumi". Il mio mondo si è fermato. Questa volta mi ispirano tutti, anche se sei sono già nella mia libreria a casa. 
Bisogna dire che, per via del costo e della grandezza (non occupano per nulla spazio, anzi sembra quasi non averli), merita prendere tutti, anche perchè sono classici che, di solito, si trovano sotto forma di mattoni oppure sono quei libri che neanche pensavi di comprare. Infatti ho allargato la mia mente. Ho scoperto nuovi generi e letto autori famosi che avevo beatamente sorpassato.
Ringrazio la Newton Compton Editori per questa "invenzione" perfetta, soprattutto per questo periodo. 
Anche se amo i libri, mi scoccia spendere sempre più di 10 euro per comprarne uno, magari cerco l'ebook, sicuramente con una spesa inferiore.
Consiglio molto, quando vedete un libro, magari anche appena uscito, di cercare il suo ebook in internet. Il suo costo di solito si riduce del 30-40%.
Spero vivamente che la collana LIVE si presti a pubblicare (molto presto) altre edizioni di romanzi classici. 
Amo questa collana e credo che sarà tutta mia molto presto!

martedì 16 luglio 2013

La montagna è fatta per... studiare ovviamente

Auronzo penso sia la mia seconda casa. Amo quel posto, tra le montagne e le caprette come Heidi (anche se io non le sento parlare).
Spero vivamente che un giorno, quando sarò ricca e potente, potrò prendermi una casetta di legno, magari vicino al lago. Ci sono moltissime abitazioni in vendita, una più bella dell'altra. Prima o poi una sarà MIA!
Dalla mia (pernulla)vacanza, ho imparato molte cose:
Molte persone credono che la montagna crolli durante i temporali;
Quattro libri per una settimana non bastano e soprattutto uno di Ken Follett ("La caduta dei giganti") anche se mattone non basta per NULLA! L'ho finito in due giorni, mannaggia a me!
MAI e poi MAI leggere "Jurassic Park" durante un temporale e prima di andare a dormire!
Certi vecchietti fanno davvero tanta, ma tanta tenerezza;
Posso mangiare dolci a quantità industriale, i miei zuccheri son sempre nella norma (e pure il mio peso);
Internet è un pezzo raro tra i monti;
Il giornale è una cosa che non vede la sera perchè sparisce prima, moooolto prima;
La valigia non si prepara da sola, e fa davvero male prepararla;
Il tè della twinings è uno SPETTACOLO;
Puoi prendere in giro i tedeschi salutandoli col sorriso che loro ricambiano con una faccia da ebete;
Studiare tutto il giorno dentro al Bar, con tutti che ti passono vicino e ti fanno i complimenti di "quanto sei brava" ti fa prendere 30 senza troppe difficoltà (anche se con l'ansia pre-esame);
Le preghiere delle signore anziane hanno potere magico!
• La mamma è sempre la manca e manca infinitamente ovunque ti trovi;
• Il viaggio col pullman è una lunga camminata all'inferno (e non come lo faceva Dante);
• Esser tagliata fuori dal mondo fa bene per la mente;
Cercare di non sfidare MAI delle signore a carte, perderai sempre! 
Auronzo riesci ad amarlo ogni giorno di più.
Era davvero bello poter ricordare ogni giorno la mia infanzia. Amo quel luogo e lo amerò sempre, anche quando mi tocca studiare per la sessione estiva!

Alcune foto dal mio profilo di Instagram: @Marssie!

mercoledì 26 giugno 2013

Ne ho vedute tante da raccontar giammai gli elefanti volar!


Nella mia carriera universitaria di cazzate ne ho sentite tante, forse addirittura troppe.
Devo ammettere che la mia grande specialità sono le figuredimerda silenzione. Come quella volta che sono rimasta in un'aula dell'edificio centrale (se non sbaglio era l'aula F) in silenzio e col naso sopra al mio quadernino degli appunti aspettando la lezione, ma, mentre entravano altri studenti, mi accorsi che non mi erano familiari per niente. Dopo circa una mezz'oretta capii di esser finita nall'aula dove c'era la preparazione delle tesi con il relatore. Bene, con nonchalance mi son alzata e son uscita senza sbattere la porta, anzi ho fatto il più piano possibile, senza farmi vedere da nessuno. Ho sentito poi dietro alla porta gli altri studenti, futuri laureati, ridersela e dire "ma che faceva quella?". 
Questa è una delle tante figuredimerda capitate nei miei tre/quattro anni di vita universitaria, fortunatamente il più delle volte è capitato con estranei (gente mai più rivista); ringrazio ancora il cielo.

Queste invece sono le classiche domande o affermazioni, sentire da parte di altri studenti (non cito ovviamente la fonte, ma riguardano varie persone, maschi o femmine, di varie facoltà): 
"Se l'esame è alle 9, a che ora bisogna presentarsi?"
"Non ho nè il libretto nè la carte d'identica" (frase assolutamente classica durante l'esame scritto)
"Le aule studio sono aperte il 25 dicembre / il 15 agosto / il 1 gennaio?"
"Cosa devo scrivere sul «numero di matricola»?"
"Penso di rifiutare il 29! Non mi conviene accettarlo, non è numero pari" (ERESIA/BESTEMMIA/SACRILEGIO!!!)
"Scusa, ma oggi c'è o no lezione?" (la professoressa ovviamente è già in aula pronta ad iniziare)
"Cosa mi consigli di fare con questo esame?" (cazzarola non l'ho fatto neanche io, che ti devo consigliare?)
"Non credo che accetterò l'assegnazione ERASMUS. Non mi piace il posto, avevo fatto domanda giusto per..." (ERESIA/BESTEMMIA/SACRILEGIO partII!!!)
"Prof mi scusi, sono in ritardo per l'esame... non trovavo l'aula" (amico/a come ti capisco, per quello vado via di casa due ore prima!!)
"Chi vuole andare per primo? Io ho tempo per aspettare" (ah ah ah, furrrrrbo/a)
due ragazze in fila per prendere il numero per uno sportello, quando arriva un ragazzo: "Scusate, siete in fila per il bagno?" (MITO)
"Sapete per caso se la facoltà si può raggiungere in auto o motorino, oppure si arriva soltanto col bus?" (ma sei serio/a?)
"Raga ma come è sto esame?" "mah, per me semplice, l'ho fatto tipo un cinque volte!"
a due giorni dall'esame: "Scusate, qualcuno sa il programma di questa materia?" (ma quando cavolo pensavi di studiare???)
"Qualcuno sa la password del mio account di ESSE3???"
"Gente la prof ha mandato una email collettiva, l'avete ricevuta anche voi?" (no la connessione su Marte non arriva!!)
"Ma dopo la Laurea che faccio?" (ah tesoro se non lo sai te!!)
"Sono un Non-Frequentate!" "Ah, e che lavoro fai?" "No, nessun lavoro, il mio medico ha detto che non posso frequentare le lezioni" (che culo, che medico hai?)
"Ho preso un libro di seconda mano, però è inutile, se vuoi te lo vendo. Te lo faccio a 29 euro va bene?" (beh considerando che costa 30 euro e te, di seconda mano, l'hai pagato 15, credo che l'inculata sta volta la salto!)
"Vuoi vincere dei soldi? Non lavori e guadagni, basta soltanto fare l'iscrizione a questo gruppo e poi devi portare un tuo amico, che di conseguenza deve portare altri due suoi amici e ogni amico deve portare altri due suoi amici e questi ultimi..." "Guarda ho più fortuna se mi iscrivo alla lotteria e spendo meno tempo!"
"Non mi è comparso il voto dell'esame, non l'ho passato?" 
"Ma l'ECDL è un esame di inglese?"
"Devo scegliere le materie elettive per 10 crediti, quante materie scelgo?" (vedi te, le materie sono da 5 o 10 crediti)
"Quando è la scadenza della rata universitaria?" (ma a te le informazioni bisogna lanciarle in bocca?)
E queste sono soltanto alcune delle domande o affermazioni stupide sentite in giro...

venerdì 21 giugno 2013

Primo giorno di scuola

Credo che nessuno mi batta sul "primo giorno di scuola". Ho passato più "primi giorni" io che un bambino che va all'asilo, poi alle elementari, alle medie e infine alle superiori (lasciando perdere l'università che pochi ci arrivano).

Il mio primissimo giorno, parlando di vita universitaria, è stato lungo e tremendo. Mi sono presentata due ore prima nel piazzale della centrale, perchè conoscendomi, avrei scommesso tutti i soldi del mondo sul fatto che mi sarei persa - almeno una volta-. Ebbene, quel giorno mi sono persa per ben cinque volte.
La parte lunga è stata appunto quella di vagare nelle varie facoltà alla ricerca dell'edificio assegnatomi. Penso di aver studiato a memoria tutte le cartine che trovavo in giro, cercando di trovare questo benedetto H3 (il nome dell'edificio).
Ora rido quando la gente non lo sa trovare, ma quel giorno è stato davvero duro. 
Bene, dopo esser arrivata con due ore di anticipo e aver perso un'ora e cinqua a cercare il luogo, gli ultimi 10 minuti decisi di sprecarli a chiedere informazioni. Cosa che ovviamente potevo fare prima e risparmiarmi la faticata, il panico e ovviamente le varie figure di merda.
L'edificio era davvero facile da trovare e la mattinata è continuata in tranquillità, conoscendo gente varia.

Il mio secondo primissimo giorno di università, è stato il mio secondo anno. Purtroppo le due "classi", ovvero quella di Farmacia e quella di Tecniche Erboristiche (facoltà dove mi ero iscritta), si dovevano dividere. Per mia sfortuna l'amica che avevo in facoltà faceva parte di Farmacia e per mia super sfiga, avevamo lezione in due luogni completamente diversi. Sapendo già qual'era la mia aula di quell'anno, quel giorno son stata davvero brava. Soltanto mezz'ora di anticipo, ma completamente sola per quasi tutto l'anno e mezzo.

Il terzo primo giorno universitario è stato quello del terzo anno, ma non ci sono stati grandi cambimenti, infatti di li a poco avrei mollato la facoltà.

Il quarto primo giorno dedicato all'università faceva parte dell'anno accademico 2012/2013, ovvero il mio (primo) anno di matricola nella facoltà di "Scienze della Comunicazione". Ebbene, qui credo di essermi superata in tutto e per tutto. Il giorno prima mi sono informata su come si svolgeva l'attività, ovviamente c'erano molti  pareri discordanti, quindi ho deciso di presentarmi, circa, tre ore prima. Infatti la lezione iniziava intorno alle 10 e io sono uscita di casa alle 7. 
Arrivata in facoltà, ovviamente non in centrale e in sanculazio, sono entrata alla ricerca dell'aula V. Precisamente aula V nel IV piano. Bene facile direte voi... per me no. Ero così rinco che non avevo notato che "aula 5" fosse scritto con il numero invece che con il numero romano, quindi son stata un'ora a vagare per i piani. Per poi uscire dalla facoltà e aspettare la flotta di studenti più furbi di me.

Insomma questi sono stati i miei primi giorni di scuola universitaria e devo dire che nessuno mi batte, soprattutto per le figure di merda!